2. La rinascita dei Pokémon

Iwata:


Iwata:

Ishihara-san, può parlarci del passaggio al 3D per i Pokémon?

Ishihara:

Con il passaggio al 3D, ho capito chiaramente certi aspetti di cui prima non ero molto consapevole. Per esempio, ho scoperto che quella che avevo sempre pensato fosse una coda non lo era affatto o iniziavo a dare istruzioni su un baffo e mi rispondevano che era un corno! (ride)

Iwata:

(ride)

Ishihara:

I Pokémon hanno sempre espresso la grande diversità del mondo animale, per cui la modellazione è stata piuttosto ardua.

Masuda:

(in tono accorato) Può ben dirlo!

Iwata:

Molti videogiochi hanno tanti personaggi, principalmente suddivisi in categorie: personaggi principali, boss potenti, boss intermedi e "altri". E gli sviluppatori dedicano a ogni personaggio una certa quantità di lavoro e impegno.

Ishihara:

Proprio così.

Iwata:

In questo gioco, invece, ogni giocatore ha il suo Pokémon preferito, perciò bisogna dedicare la stessa quantità di impegno a tutti i numerosi Pokémon.

Ishihara:

Non possiamo trascurarne nessuno.

Iwata:

Dev'essere una prova quasi insormontabile per gli sviluppatori! (ride)

Masuda:

Sicuramente! (ride) Ma lo facciamo da anni, ormai è diventata una procedura standard per noi.

Iwata:

Mi piacerebbe anche parlare dei titoli: Pokémon X e Pokémon Y.

Masuda:

Ok.

Iwata:

A gennaio di quest'anno, quando abbiamo annunciato il primo Pokémon Direct2, hanno circolato molte chiacchiere infondate fino al momento della trasmissione, tipo “Il nuovo gioco si chiamerà Pokémon Rainbow?!” (ride)2. Primo Pokémon Direct: i titoli Pokémon X e Pokémon Y sono stati annunciati durante il Pokémon Direct trasmesso l'8 gennaio 2013.

Ishihara:

Sì, sì, è vero! (ride)

Iwata:

Ricordo come se fosse ieri le intense reazioni all'annuncio dei titoli ufficiali: la gente è stata colta di sorpresa, non se li aspettava. Perché avete deciso di chiamare i nuovi titoli Pokémon X e Pokémon Y?

Masuda:

La X e la Y rappresentano gli assi X e Y.

Iwata:

X è l'asse orizzontale e Y l'asse verticale.

Masuda:

Esatto. Al mondo esistono persone di ogni genere, con diversi modi di pensare, sembra quasi che vivano in dimensioni differenti. Ma se le vediamo invece come persone che pensano sull'asse X e altre che pensano sull'asse Y, da qualche parte si intersecano.

Iwata:

Anche se hanno modi diametralmente opposti di pensare, su certe cose devono essere d'accordo.

Masuda:

Esattamente. Possiamo avere modi di pensare differenti, ma viviamo tutti sullo stesso pianeta, mangiamo, dormiamo e lavoriamo giorno dopo giorno, come tutti.

Iwata:

Quindi il concetto è che anche se abbiamo lingue, culture e mentalità differenti, anche se viviamo in ambienti differenti, ci sono punti in comune tra tutti gli essere umani.

Masuda:

Sì, questa è stata una delle idee iniziali, poi abbiamo iniziato a costruire il mondo in cui sono ambientati i giochi.

Iwata:

Finora i titoli erano stati dedicati ai colori, come Pokémon Versione Rosso e Pokémon Versione Blu3 o alle pietre preziose, come Pokémon Versione Rubino e Pokémon Versione Zaffiro4, quindi immagino che quando avete improvvisamente deciso di passare alle lettere dell'alfabeto, qualche membro del team abbia avuto dei dubbi e si sia chiesto se fosse la scelta giusta.3. Pokémon Versione Rosso e Pokémon Versione Blu: i primi giochi della serie Pokémon pubblicati per la console Nintendo Game Boy in Giappone il 27 febbraio 1996 e in Europa il 10 giugno 1999. Pokémon Versione Blu è stato pubblicato con il titolo Pokémon Versione Verde in Giappone.4. Pokémon Versione Rubino e Pokémon Versione Zaffiro: giochi pubblicati per la console Nintendo Game Boy Advance in Giappone il 21 novembre 2002 e in Europa il 25 luglio 2003.

Masuda:

Sì, è vero.

Iwata:

Immaginavo! (ride)

Masuda:

Così abbiamo consultato molte persone, come (Ken) Sugimori-san5, prima di decidere che questa strada era semplice e facile da comprendere. E anche se la pronuncia delle lettere può variare da un Paese all'altro, la forma delle lettere rimane la stessa in tutto il mondo. Per esempio, in Giappone la lettera X è chiamata ekkusu ma in Francia è chiamata ix per cui anche da questo punto di vista la scelta di usare le lettere per i nomi dei giochi era adeguata.5. Ken Sugimori: executive director di Game Freak Inc. È stato il responsabile del design dei personaggi Pokémon dai primi giochi fino agli ultimi della serie. È apparso nell'intervista “Iwata Chiede” dedicata a Iwata Chiede: Pokémon Versione Nera e Pokémon Versione Bianca e Iwata Chiede: Pokémon Versione Nera e Pokémon Versione Bianca.

Iwata:

I titoli sono perfetti per dei giochi che verranno pubblicati in contemporanea in tutto il mondo.

Masuda:

Sì. E questa volta ci sono i Pokémon leggendari Xerneas e Yveltal, che sono stati appositamente disegnati con la forma del corpo simile alle lettere X e Y.

Iwata:

Lo ha chiesto lei a Sugimori-san?

Masuda:

Sì.

Iwata:

Lo sospettavo.

Masuda:

Sono Pokémon leggendari, quindi non si vedono molto spesso. Ma alcune persone che vivono nella regione di Kalos li hanno visti, così abbiamo pensato che sarebbe bello se quando lo raccontano ai loro amici e nasce una tradizione dicessero: “Somigliava a una X!” oppure “Sembrava una Y!”

Iwata:

C'è una tradizione orale che descrive questi Pokémon leggendari.

Masuda:

Esatto.

Iwata:

Ishihara-san, quando hanno chiesto la sua opinione sull'uso della X e della Y nei titoli, cosa ha pensato?

Ishihara:

Mi è parsa una buona idea. Perché sono i primi giochi Pokémon principali per una nuova piattaforma hardware, Nintendo 3DS, e volevo fare qualcosa di totalmente diverso. Così ho pensato che questi titoli fossero perfetti.

Iwata:

Li ha subito approvati?

Ishihara:

Ci può scommettere! (ride)