3. "Gioco non assistito."

Iwata:

Come avete perfezionato il livello di difficoltà della modalità sfida? Nella squadra sono tutti bravi a giocare ai videogiochi, vero?

Iwamoto:

(scuote la testa)

Iwata:

Uhm, sembra che Iwamoto-san volesse dire di no (ride).

Tutti:

(ridono)

Asuke:

Beh è difficile ammetterlo, ma Iwamoto-san non è molto bravo nei videogiochi di Mario.

Takemoto:

Ma anche se non è molto bravo, riesce a finirli.

Iwamoto:

Sì, ce la faccio. Personalmente non credo di essere così scarso...

Asuke:

C’erano alcuni membri della squadra sullo stesso livello di Iwamoto-san e alcuni che non riuscivano a completare un gioco di Super Mario. Hanno lavorato con noi per apportare alcune modifiche ai livelli di difficoltà più bassi e a quelli superiori.

Iwata:

Iwamoto-san è stato la nostra cartina tornasole. (ride)

Iwamoto:

Esatto. Per i giocatori meno abili. (ride)

Iwata Asks
Asuke:

Come riferimento per i giocatori più abili abbiamo preso i più bravi del Mario Club9. E a quanto pare anche loro hanno detto che era un po' difficile.9. Mario Club Co., Ltd.: una squadra che conduce debug e test sui software Nintendo durante la fase di sviluppo.

Iwata:

Solo “un po’” difficile. (ride)

Asuke:

Beh, in realtà, più che “un po'”, hanno detto che era “parecchio” difficile.

Iwata:

Oh, davvero?

Asuke:

Eh sì.

Iwata:

Quando l’ha saputo, non si è sentito particolarmente orgoglioso? Di solito non è facile creare un gioco così difficile.

Asuke:

Esatto. Ma non va bene se nessuno riesce a completarlo, quindi abbiamo cercato di non renderlo eccessivamente difficile.

Takemoto:

Ma i tester di Nintendo of America hanno detto: “Non riusciamo a completarlo!” (ride)

Iwata:

Oh, la squadra di super tester in America ha sventolato bandiera bianca?

Asuke:

Esatto. Abbiamo ricevuto una mail che diceva: “È davvero possibile completarlo?”

Iwata:

Pensavano che fosse un errore di progettazione del gioco.

Takemoto:

Già. Per cui ho inviato un video in America per dimostrare che invece poteva essere completato.

Asuke:

E il giorno dopo riceviamo una risposta che dice: “Scusate. Ce l’abbiamo fatta.” (ride)

Iwata:

Oh, quindi non era un problema di abilità.

Asuke:

No, per ottenere una medaglia d’oro è necessario fare le cose in un modo specifico.

Iwata:

Un gioco d’azione della serie Super Mario è anche un puzzle game.

Asuke:

Sì. Se termini una sfida nella modalità sfida, puoi registrare un replay e salvarlo. Quando guardi il video di un bravo giocatore, scopri che puoi arrivare dove non pensavi.

Iwata:

Capisci che in realtà puoi arrivarci.

Asuke:

Esatto, impari come si fa. Quindi, se ci riprovi, sarai in grado di farcela, poi.

Iwata:

Per cui guardare i video dei giocatori più bravi è un modo per migliorarsi.

Iwata Asks
Asuke:

Sì. Lo staff del reparto sviluppo ha inserito dei video delle loro partite in New Super Mario Bros. Wii come Super Guida. Questa volta, volevamo creare qualcosa da guardare che fosse un po’ diverso.

Iwata:

In poche parole: “Aspettateli con ansia!”

Asuke:

Esatto. (ride) Tornando a parlare della modalità sfida, ci sono anche delle sfide Gioco assistito per due giocatori. In poche parole, si utilizzi un amico per qualcosa che non saresti in grado di riuscire a fare da solo.
(Nota dell’editore: nella versione giapponese, queste sfide sono chiamate “modalità amico.”)

Iwata:

In altre parole, servono due giocatori. E due giocatori che sono in grado di collaborare.

Asuke:

Proprio così. All’inizio, se non ce la fate, è facile litigare e dire: “Questa volta è stata colpa tua!”

Iwamoto:

Ma appena inizi a ottenere risultati, si va molto più d'accordo! (ride)

Takemoto:

Quando due bravi giocatori lavorano assieme, l'amico con il GamePad potrebbe pensare: “Scommetto che vorrebbe un blocco proprio qui”, e lo farebbe immediatamente. E il giocatore che utilizza Mario potrebbe indovinare i pensieri dell’amico: “Metterà un blocco qui.”

Asuke:

Quando iniziate a sincronizzarvi, è molto divertente giocare. E quando un giocatore e l’amico con il GamePad si alternano e guardano l’altro giocare, migliorano rapidamente. Quando due giocatori esperti sono assieme, possono riuscire a fare evoluzioni incredibili.

Iwata Asks
Takemoto:

Ma il problema delle sfide Gioco assistito era che, inizialmente, potevano essere affrontate solo in due, mentre noi volevamo che potessero essere giocate anche da soli.

Asuke:

Poi abbiamo visto che un programmatore era riuscito a completare le sfide Gioco assistito totalmente da solo.

Iwata:

Com’è possibile?

Asuke:

Tieni un telecomando Wii con entrambe le mani e...

Iwamoto:

In questo modo.

Takemoto:

E con il tuo dito medio tocchi così...

Asuke:

(toccando il tavolo con il dito medio) In questo modo.

Iwata Asks
Iwata:

Oh, tieni il telecomando Wii con entrambe le mani e poi tocchi lo schermo del Wii U GamePad con il polpastrello del dito medio della mano destra. (ride)

Iwamoto:

La chiamiamo “Gioco non assistito”.

Tutti:

(ridono)

Asuke:

Quel programmatore ha ottenuto tutte le medaglie d’oro delle sfide Gioco assistito da solo.

Iwata:

Ma è fantastico!

Asuke:

Poteva mettere i blocchi dove voleva, perché giocava da solo.

Iwata:

Ha dimostrato che era possibile giocare da soli.

Takemoto:

Esatto. Grazie a lui i nostri dubbi sono scomparsi.